Castello Festival

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Castello Festival, Veneto Jazz presenta Nicola Piovani, Omar Sosa e la Barcelona Gipsy Balkan Orchestra.

Al Castello Carrarese di Padova tre eventi da non perdere.
5 luglio / 18luglio / 5agosto

Nicola Piovani

Il maestro Nicola Piovani, l’orchestra BGKO Barcelona Gipsy balKan, il pianista cubano Omar Sosa con l’esplosiva vilonista Yilian Cañizares. Imperdibili gli eventi di Veneto Jazz al Castello Carrarese di Padova, nell’ambito della nuova edizione di Castello Festival, organizzata
dall’Assessorato alla Cultura del Comune del Padova.

La musica è pericolosa – Concertato, in programma il 5 luglio (ore 21.30) è un racconto musicale, narrato dagli strumenti che agiscono in scena: Marina Cesari al sax e clarinetto, Pasquale Filastò al violoncello
chitarra, Ivan Gambini alla batteria e percussioni, Marco Loddo al contrabbasso, Rossano Baldini alle tastiere e naturalmente Nicola Piovani al pianoforte.
A scandire le stazioni di questo viaggio musicale in libertà, Nicola Piovani racconta al pubblico il senso di questi frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni, di
registi spagnoli, francesi, olandesi, per teatro, cinema, televisione, cantanti, strumentisti, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può arrivare ma, soprattutto, la musica fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare. I video di scena integrano il racconto con immagini di film, di spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Luzzati e Manara hanno dedicato all’opera musicale di Piovani.

Nata a Barcellona come evoluzione della Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra, BGKO Barcelona Gipsy balKan Orchestra, in scena il 18 luglio (ore 21.30), è composta da sette musicisti di sei paesi diversi: la
voce è dell’incantevole Sandra Sangiao, proveniente dalla catalogna; il fisarmonicista Mattia Schirosa arriva dall’Italia; Stelios Togias, il percussionista, viene dalla Grecia; Julien Chanal, il chitarrista, è francese; Ivan Kovacevic, il contrabbassista, arriva dalla Serbia; Dani Carbonell al clarinetto, è spagnolo e Oleksandr Sora violinista dall’Ucraina.
In breve tempo il gruppo si è fatto conoscere e apprezzare in tutta Europa, tenendo concerti in oltre 25 paesi, durante i quali ha riproposto il patrimonio musicale gitano, klezmer, bosniaco, serbo, albanese,
rumeno, russo e ottomano. Brani che parlano d’amore e libertà, canzoni contro la guerra, canti rivoluzionari, un repertorio ricchissimo che scavalca le frontiere, geografiche e politiche, per abbracciare l’umano, nella
sua ricca e meravigliosa complessità. Considerati in Europa uno dei gruppi di maggiore respiro del panorama musicale spagnolo, fedeli rappresentanti ed innovatori della musica balcanica, nel 2018 ha pubblicato il nuovo album Avo Kanto, che in esperanto significa, infatti, canzone degli “avi”. Quasi tutti i temi dell’album provengono dalla tradizione, trasmessi e interpretati di generazione in generazione. Sono canzoni
che hanno il potere di evocare i sentimenti più profondi dell’animo umano, di arrivare direttamente al cuore e all’anima.

Il pianista Omar Sosa e la violinista e cantante Yilian Cañizares presentano il 7 agosto (ore 21.30) Aguas, un album bellissimo e molto personale. Aguas riflette le prospettive di due generazioni di artisti
cubani che vivono fuori dalla loro Madre Patria e interpretano le loro radici e tradizioni in un modo unico e raffinato. Le canzoni spaziano dal commovente all’esuberante, e sono l’espressione dell’eccezionale chimica
musicale, della sensibilità poetica e dell’originalità dei due artisti. In concerto, il rigoglioso pianismo di Omar Sosa si sposa anche perfettamente con le percussioni multicolori e multiformi (tamburi Bata, congas,
bongos, quitiplas, maracas, guiro, piatti e altro) del percussionista venezuelano Gustavo Ovalles. Il sodalizio artistico tra i due nasce nel 1999, ed è alla base anche dell’album “Ayaguna” uscito nel